Nov 29, 2006

Non mi aspettate...

per il mio compleanno (ma se vi dimenticate gli auguri vi stronco), ho spostato il volo...saro' a milano per natale e subito dopo scendo in toscana...

Cusco




Cuzco, o Qosq'o l'ombelico della terra, la capitale archeologica delle Americhe e antica capitale dell'impero Inca. Le strette stradine ciottolate sono circondate da muri inca, con pietre enormi e una con 12 lati. varie chiese e una grande cattedrale con un dipinto raffigurantye l'ultima cena con il volto di Pizarro, una cristo nero e una pachamama come montagna celata dietro il volto della madonna.
Domani dovrei finalmente partire per questo cammino Inca...
Ieri strana e importante esperienza, una cerimonia con sciamano nella foresta con canti, ibncensi, profumi, musica e bevuta di San Pedro...vi raccontero' meglio quando riusciro' ad avere chiarezza...

Nov 26, 2006

segue...

Sono stata anche nella isola Amantani con uno strano gruppo di gente: le due ragazze con cui stavo viaggiando (austria e islanda), una guida turca, un gondoliere polacco e un peruano ballerino di tango! Notte passata li' e poi di nuovo sulla lentissima barca fino a Taquile. L'isola e' molto interessante nel campo della tradizione della tessitura: le donne indossano camicette bianche ricamate, gonne a piu' strai e uno scialle nero con ponpon colorati; gli uomini passeggiano sferruzzandosi da soli i loro berretti di lana che sembrano i berrettini flosci da notte, portano colorate cinture e sembrano vestiti da ALADINO!
Nell'isola le rovine e il terreno rosso cotto contrastano con il blu del lago e lo sfondo della Crodillera Real boliviana innevata.

Bellissimo e affascinante viaggio in treno fino a Cusco, il bel paesaggio che scorre dal finestrino. Ongi volta che si passava in mezzo a un villaggio tutti si fermano a vedere il treno che passa, salutano e sorridono, e i binari scorrono in mezzo a mercati e in mezzo alla vita. Le montagne innevate (sale a 4500m), l'altipiano, la steppa. Le scritte di propaganda elettorale con i loro simbolini. Le donne che lavano nel fiume. Un viaggio piu' lungo e caro del bus, ma molto piu0' bello viaggiare in treno!
e mi sa che dopodomani me ne vado via cammino inca...ho trovato un super sconto!

(qui funziona il cell, posso ricevere sms)

Peru, islas flotantes, amantani y taquile






Le islas Flotantes, los Uros, sono delle singolari isole galleggianti costruite usando le canne totora, che marciscono progressivamente sul fondo e quindi vengono aggiunte continuamente canne nuove sulla superficie. Il terreno e' morbido e elastico. La totora viene usata anche per costruire capanne, le mitiche barche con volti animali (puma, leone), sono commestibili e ci fanno pure le immancabili 'artesanias'!
Delle isole incredibili, come gli sara' venuto in mente di costruirle cosi'?!

Nov 23, 2006

Atardecer y amanecer a la Isla del Sol


La routa de la muerte (foto)





E peña a La Paz

La Paz (foto)




Vista de La Paz y Mt. Illimani
La catedral
Manifestatione el lunes

(uffa, volevo fare el camino inca per arrivare al machu pichu ma costa 380 dollari!! andro' per vie alternative...faro' l'alternativa come sempre!! eheh!)

Isla del Sol




From La Paz I took a local bus to Copacabana, the only beach in Bolivia...beautiful, but it's not the Copacabana of Brasil! I went for a walk in the mountain to see some inca ruines, but I got lost... nothing bad, I met a really old bolivian women and we end up walking togheter for 3 hours! She told me everything about the Aymara culture, and the orrible way the Spanish acted... Surely more interesting than the ruines!
Next day long boat ride in the Lago Titicaca to Isla del Sol, a lost paradise. No cars, electricity only sometimes, old local people and a lot of free kids. A long walk on the top of the mountains (and is not easy with the altitude) with two girls I met there (austrian and island), passing throw ruines and lake beaches of the blue water lake.
I'm eating trout (trucha) every day!

Now I'm in Peru, in Puno, where I'll go to visit other islands of the Lago Titicaca.

Bolivia has been wonderful, I wish I had spent there more days...

Locura boliviana: I'm a death road survivor!

The most dangerous road in the road, from La Paz to Coroico. Hundreds of deaths every year, the cliff, the fog... and what I decide to do?! Go down with a bike!!!
I left from La Cumbre and it was snowing and freezing, from 4700 metres over the sea level... down down down, in a dirthy road... then it start raining and it never stop (so not really a good view!). Down down down untill 1200 metres, really steep way!
Great fun, and 5 hours of pure adrenaline!

La Paz was really fascinating, I went around with Morgan, le photographe franceis. There's a market every where with good food and whatever you need, and El Alto, the popular traditional part, is incredible!

Nov 18, 2006

Foto



Un po' di foto, anche su flickr (cami foto). Quella sono io vestita da minatora, prima di farmi male al braccio! Poi un sacco di folgie di coca, Sucre, Potosi, La Paz.
Adesso sono qui a La Paz, ho visitato Tiwanaku (le rovine) e vari musei qui in citta'. Le strade sono piene di mercati, e' tutto un brulicare di gente e macchine e smog e mancanza di ossigeno.



Nov 15, 2006

Las minas: cuidado! (engl)

I was a bit scared by claustrophobia, asma, the contamination of minerals and gases, but i finally went to visit the mines in Potosi. A terrible experience, it's an hell, they work in a terrible and really dangerous situation. Under the earth, narrow tunnels full of dust, the noise of the perforations and the explosions, the dark. At a certasin point, while descending a ripid ladder, some stones dropped into my head (fortunbally i had the helmet) and a big one in my harm...auch! Fortunally Teun, a cute dutch doctor,was part of the group and bended my harm...really confortable now to travel with an harm handed on my neck, but licky because it could have been a lot worse.
Under the earth they workship and venerate the diablo (devil) 'tio', offering him coca leaves, cigarettes and pure alchool. We brought some presents to the miners, they could not resist without chewing coca all the time. It's really a terrible work, and there are young guys of 12 working in the cooperative mines. An hard experience.
Now I'm in Sucre, the capital of Bolivia. A nice city with an incredible market (don't miss the fruit salad and the tumbo juice!).
Tomorrow morning I'm in La Paz...

Notte di sale

Mi sono dimenticata di raccontarvi che nel salar ho dormito su un comodissimo letto di sale, sopra un pavimento di sale, con comodino di sale, tavolo di sale e sedie di sale, e mattoni fatti di sale!!

Nov 14, 2006


Potosi, boliviani colorati

Dunque, il giro per il salar e' stato fantastico. la ciurma era composta da un belga, un 'dottore' tedesco e due ragazzini muti danesi, la guida Santos e la mitica Flores, la nostra cuoca, una VERA boliviana con tanto di lunghe trecce nere, stoffe colorate un visto bellissimo molto espressivo, e ottima cucina tradizionale. Quattro giorni in 4x4 attraverso paesaggi meravigliosi: montagne colorate, deserti come quello di Dali' perche' assomiglia al paesaggio di uno dei suoi quadri, alberi pietrificati, lagune colorate: rossa, arancione, verde; strani animali come la vicuña (in via d'estinzione, un altro animale del mitico 'viaggio nel mondo degli animali'), la viscacha (una specie di coniglio), tantissimi flamenco, i bellissimi fenicotteri rosa. E poi lama, asini, pecore... Abbiamo oscillato tra i 4000 e i 5000 metri sopra il livello del mare, e il mal di altitudine si fa sentire, ma che figata giocare a calcio con i bimbi del villaggio, fumarsi un cicchino, farsi un bagno termale a questa altezza...sempre masticando folgie di coca! Un viaggio indietro nel tempo, e l'ultimo giorno finalmente l'arrivo al mitico salar de uyuni, un deserto di sale, un'infinita d'istesa bianca. E in mezzo l'isola Inca Huasi, piena di cactus millenari, circondata da un mare bianco.
A Uyuni visita del cimitero dei treni, i primi treni arrivati in Bolivia, a vapore...un paesaggio surreale. E cosi' inizia la mia contaminazione: prima l'amianto dei treni, domani continuo con la visita delle miniere di Potosi (arsenico e compagnia varia...).
Potosi e' la citta' piu' alta del mondo (4090 metri sopra il livello del mare), la citta' dei minatori. Patrimonio mondiale Unesco, ospita piu' di 80 chiese e conventi (oggi ho visitato quello francescano con una fantastica vista a 360 gradi sulla citta' e il cerro), strette stradine con case cliniali colorate e il mercato. Una bellissima cittadina.
La Bolivia, che era totalmente fuori dai miei programmi mi sta piacendo molto. E ormai mi ero fatta la pelle in India quindi non ho nemmeno avuto (almeno per ora) gli attacchi di diarrea fulminante tanto famosi!!
Domani giro ancora per qui, e poi mollo il belga (chissa' perche', dopo poco mi stufo della gente che mi segue...pero' ho avuto anche fantastici incontri e stretto ottime amicizie) e vado a Sucre.

Nov 12, 2006

Candido deserto bianco di sale

Una meraviglia, non ci sono parole per descrivere la bellezza del luogo, di questi 4 giorni di tour per il sud della Bolivia e per il Salar de Uyuni (e in questo momento non c'e' neanche il tempo...). Deserto ,lagune colorate, vigogne e fenicotteri, montagne, piccoli sperduti villaggini. L'altitudine che mi spezza il fiato. Il bagno termale a 4500 metri di altitudine. Fantastico!

Nov 8, 2006

Tupiza, al galop!

Cinque ore di cavalcata in uno scenario spettacolare, attraverso canyon, precipizi e salite mozzafiato (e poi la discesa ancora peggio, povera Mora, la mia cavalla bianca).
Ieri emozionante primo viaggio in bus boliviano...un casino, strapieno tutti che urlano, e poi era l'anniversario della battaglia di Suipacha quindi un monte di gente in giro. Le strade sono tutte sterrate, e il precipizio e' sempre li' a un soffio. E le gallerie sono semplici buchi nella montagna.
Domani dovrei riuscire a partire per 4 giorni per il salar, quindi non mi risentirete per un po' (anche il mio tel non funziona).

Nov 7, 2006

Santa Lucia - Bolivia

Lasciata Salta, entro nella Quebrada de Humahuaca, patrimonio naturale dell'Unesco, con un bellissimo paesaggio, terre colorate, montagne, il fiume nel mezzo. Purmamarca mi fa subito una bella impressione e decido di fermarmi per la notte. camminata intorno al 'cerro de los 7 colores', sembra la tavolozza di un pittore e se conti tutte le sfumature i colori sono molti piu' di sette! Il paesino e' molto carino, con l'architettura tradizionele, le casine dello stesso colore della montagna, con i loro forni e il tetto di legno di cactus. Ho conosciuto due 'hippy artigiani' che mi hanno invitato a un ricco asado argentino (si calcola 1 kilo di carne a testa!).
Il giorno seguente giro per Tilcara, e poi Humauhaca, popolato da gente molto cordiale e gentile. Con la giovane guida Elbio (e Jessica, la cinese) passeggiata fino a Inca Cueva, grotte nella rossa montagna con pictografie risalenti all'8000-6000 a.c. (cammelidi, uomini sigaretta, e poi scene piu' complesse come rituali e processioni) e petroglifici del 900 a.c. Molto interessante, ho scoperto l'uso di alcune erbe medicinali e siamo passati in un pezzo del cammino dell'inca.
Grazie a Santa Lucia, una simpatica ragazza di madrid, mi sono liberata della cina, e ieri mi sono mossa verso Iruya.
Strada incredibile, su e giu' fino ai 4000 metri, sempre con il precipizio accanto. Che paura, ma che bella! Iruya stupenda, un viaggio indietro nel tempo. Ho passato la serata con doña Rosa, una mitica vecchina viaggiatrice del sud, Gary, un australiano, e un po' di altra gente. Nel pomeriggio 10 kilometri per raggiungere San Isidro, un minuscolo villaggino in mezzo al niente (dove si sono messi a abitare?!).
Poche ore di sonno e bus per raggiungere la Bolivia.
La prima impressione che mi fa Villazon e' che regna un silenzio surreale. Il confine e' il piu' incredibile che io abbia mai attraversato, una carovana di persone chinate dal peso dei sacchi, con vesti colorate e le donne dai lunghi capelli neri divisi in due trecce.
Sono in attesa del bus per Tupiza, dove cerchero' un modo per raggiungere il salar de Uyuni.
Finalmente sola, senza guida e senza mappa...

Nov 5, 2006

Quebrada de Humahuaca

Nord Argentina, vero, bello, antico, storico, interessante, e quant'altro. Simpatiche conoscenze, mega asado a Purmamarca con il suo cerro de los 7 colores. Un gran caldo, una luce bellissima. La quebrada rossa, i petroglifici nelle grotte, i cardones giganti. Le leggende come quella della Difunta Correa e del Gauchito Gil.
Vale, quando avro' un po' di tempo (mha chissa' se l'avro'...e poi manca cosi' poco...) vi racconto tutto meglio, e se prima o poi trovero' un computer che va, vi mando le foto.
Il mio piano e': trovare un modo per staccarmi dal culo la cinese primo, e poi altri due giorni per questa bellissima zona dell'Argentina e poi via in Bolivia a vedermi il Salar de Uyuni.

Nov 2, 2006

Quebrada e cactus

La Quebrada de Cafayate, montagne rosse dal ferro, bianche dal calcio, erose dal fiume che formano la bellissima quebrada; rocce disegnate da vento e acqua; piccoli villaggini con forni di pietra; e cactus giganti e fioriti! In gita con Savina, Rosio e Pedro, e Jessica, simpatici e divertenti (anche se mi vorrei liberare dell'ultima...) masticando foglie di coca. Sono due sere che facciamo baldoria qui all'ostello, ieri giocando a tavla, ma non sono abituata alle ore piccole...comunque stanotte rimango di nuovo qui! Il mio programma mentale dei prossimi giorni prevede di entrare in Bolivia l'8, e fino a quel giorno visitare la regione di Jujuy.